🇮🇹

Blog · lunedì 15 marzo 2021

Ricominciare a camminare

La primavera è arrivata, ma sei davvero pront* ad avventurarti subito in lunghe camminate? Camminare è il nostro modo di spostarci e tutti, poco o tanto, camminano o hanno camminato. Eppure il cammino è un’azione non banale e richiede allenamento e costanza, è una vera e propria attività fisica.

Ricominciare a camminare

Dalle quote più basse, gradualmente fino a quelle più elevate, arriva la primavera. Il desiderio di camminare e di viaggiare camminando aumenta con la comparsa delle primule, dei primi germogli, con il bianco e i grigi che lasciano il posto al verde brillante. Ma sei davvero pront* ad avventurarti subito in lunghe camminate?

Camminare è il nostro modo di spostarci e tutti, poco o tanto, camminano o hanno camminato. Eppure il cammino è un’azione non banale e richiede allenamento e costanza, è una vera e propria attività fisica.

Potremmo considerare l’atto del camminare come l’espressione fisica del desiderio di scoperta, della necessità di vivere e sopravvivere, del bisogno mentale di mutamento, in conflitto con la staticità dello stato d’essere.

Il nostro bipedismo inoltre non è da dare per scontato: l’evoluzione ci ha reso camminatori, ci ha dato la possibilità di avere le mani libere, la posizione eretta ci consente di guardare più lontano.

Approfittiamo di questa fortuna! Per questo abbiamo bisogno di muoverci a piedi il più possibile, anche se i tempi imposti dalla vita contemporanea non sempre ci sono favorevoli. Ecco alcuni consigli.

Gradualità

Il modo peggiore per iniziare a camminare sarebbe partire immediatamente con tantissimi chilometri e a ritmo elevato, magari con uno zaino bello pesante. Affaticamenti, piccole lesioni muscolari, indolenzimenti o, peggio ancora, distorsioni sono dietro l’angolo. Bisogna aumentare con gradualità la lunghezza percorsa, la difficoltà del terreno, il ritmo, il peso dello zaino.

Qualsiasi dolore può segnalarti uno sforzo un po’ sopra la tua portata: prenditi il tempo di recuperare e riposare prima di ripartire. Se parti da zero, inizia con passeggiate di 20-30 minuti per poi aumentare progressivamente. Comincia su terreni pianeggianti, dopo qualche uscita cerca salite non troppo impegnative e gradualmente aumenta pendenze e dislivelli. Dopo qualche settimana introduci dei cambi di ritmo: invece di camminare alla stessa velocità, alterna momenti in cui rallenti a momenti in cui cammini a passo lesto. In questo modo allenerai anche il tuo cuore, il muscolo più importante!

Costanza

Fare un unico lungo trekking alla settimana e sedentarietà tutti gli altri giorni è da evitare. Sarebbe impossibile raggiungere una buona condizione di forma poiché tutti i benefici della camminata andrebbero vanificati ogni settimana, costringendoti a ricominciare daccapo con lo stesso sforzo. Quando il tempo quotidiano a disposizione è poco, cerca di spostarti il più possibile camminando:

vai al lavoro a piedi, evita l’ascensore, ogni volta che vuoi prendere l’automobile o l’autobus chiediti se il tempo che risparmieresti vale quanto un po’ di sano cammino.

Riscaldamento e stretching

In qualsiasi uscita, partire subito a gran velocità non è mai una buona idea, figuriamoci nelle prime escursioni della stagione. Parti sempre con calma ed aumenta il ritmo con gradualità. Fare qualche semplice esercizio di riscaldamento può ridurre la probabilità di subire fastidi muscolari durante le escursioni. Anche la conclusione dell’escursione ha la sua importanza: calare il ritmo durante gli ultimi minuti di cammino e fare qualche leggero esercizio di stretching (allungamento muscolare) può contribuire a un efficace recupero.

Recupero e riposo

Anche il fisico delle persone più allenate ha dei limiti e richiede dei momenti di recupero e riposo. Se può essere normale sentirsi affaticati dopo un’escursione, non lo è se la fatica ci impedisce di camminare con agilità la volta successiva. Provare ad affrontare un itinerario senza lasciare il tempo al fisico di recuperare può essere dannoso. Maggiore sarà l’intensità della camminata, maggiore dovrà essere il tempo di recupero tra un'escursione e l’altra.

Bastoncini

L'utilizzo di bastoncini da trekking, se fatto correttamente, alleggerisce il carico sulle gambe distribuendolo anche sugli arti superiori. In questo modo diminuiscono le sollecitazioni ai danni delle articolazioni della caviglia e del ginocchio. Inoltre i bastoncini ti possono aiutare a gestire l’equilibrio. Se sei alle prime armi coi bastoncini, inizia camminando su percorsi facili e poco sconnessi, per poi gradualmente avvicinarti a itinerari più movimentati, dove la giusta coordinazione è importante per evitare movimenti controproducenti se non addirittura pericolosi.

I benefici del cammino

Solo per questo tema ci vorrebbe un articolo a parte! Tuttavia possiamo dire senza timore che camminare fa bene. Ormai sono centinaia le ricerche accademiche che dimostrano i benefici del cammino non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Allora allaccia gli scarponcini, zaino in spalla e preparati a camminare con noi: scegli la tua avventura tra le nostre proposte!